domenica, febbraio 24, 2008

"WHY be extraordinary when you can be yourself" di Daniel Ezralow

"Ricerca di se stessi. Rappresentare se stessi. Disimparare per riprogrammare la nostra vita.
Perché la vita è un meraviglioso caleidoscopio di mille azioni semplici, normali, eppure assolutamente uniche, come è unico ciascuno di noi. È la nostra intrinseca unicità a renderci straordinari proprio nella “normale” quotidianità. Non serve cercare di essere eccezionali, i migliori, gli insuperabili: lo siamo già! Solo che lo abbiamo dimenticato. E dal quotidiano nasce l’arte.

Ogni espressione della vita è in sé una danza: ogni movimento, anche il più impercettibile dei sussulti può diventare esteticamente “bello” semplicemente se guardato e riprodotto. La vita altro non è che lo scintillio di idee, sogni, progetti, realizzazioni, delusioni e conquiste che si affastellano nella nostra mente, nel nostro io.

Daniel Ezralow mette in scena la follia, la gioia e il dolore che ci rendono vivi e unici, per rappresentare attraverso la danza – la forma d’arte forse più istintiva e ancestrale – le idee che si sovrappongono, le occasioni che si manifestano, le scelte che ne conseguono, il tema che caratterizzerà la vita di ciascuno di noi.


REAL PEOPLE DANCE: i ballerini sono i primi a rappresentare se stessi, persone “normali” che sono riuscite ad affermare se stesse e le loro aspirazioni. Marcus, Erin, Djassi, Ryan, Santo, Roberta… artisti in cui ogni spettatore può riconoscersi, incarnando l’oggetto stesso dello spettacolo. A condurre la scena è la semplice invenzione, che senza soluzione di continuità lega i quadri che costituiscono lo spettacolo, animato anche dalla creatività personale dei ballerini, espressa attraverso un’improvvisazione studiata e poi realizzata.Insomma, l’occhio di Daniel Ezralow diventa la nostra lente di ingrandimento. Ciò che abbiamo dimenticato di guardare, perché ogni giorno è sotto i nostri occhi, torna a essere protagonista, svelando la meraviglia rimasta sepolta sotto la nostra abitudinaria indifferenza. «Guarda. Ascolta. Pensa. Fai», ama ripetere Ezralow ai suoi ballerini, «Non nascondetevi dietro la vostra tecnica: la tecnica non è un fine, ma un mezzo per esprimere voi stessi»."

Ma chi è Daniel Ezralow?

Nato a Los Angeles, comincia lo studio della danza sotto la guida di David e Marni Wood. Fra il 1976 e il 1986 collabora con 5x2 plus, Lar Lubovitch, Paul Taylor e i Pilobolus.

E' fra i coreografi – ballerini fondatori dei Momix. Insieme agli Iso, in qualità di co-direttore, coreografo e ballerino solista, inizia una tournèe in tutto il mondo, firmando numerosi coreografie per molti festival internazionali. Parallelamente agli Iso, crea coreografie per Paris Opera Ballet, Rudolf Nureyev, London Contemporary dance Company, maggio Musicale Fiorentino. Nel mondo della moda ha collaborato con stilisti quali Issey Miyake, Roberto Cavalli.

La sua immagine è stata utilizzata per molte campagne pubblicitarie. Ha creato coreografie per video musicali di Sting, U2 ed una tournèe di David Bowie. Il Filarmonico di Verona gli ha commissionato nel 1994 Ezralow 3, ha debuttato poi con uno spettacolo multimediale di notevole successo, Salgari, in qualità di prim coreografo, ballerino e regista. Ha poi coreografato e ballato nell’Aida nell’edizione 1996 del Maggio Musicale Fiorentino.Ha concepito, diretto e coreografato un “one man Show” multimediale, Mandala, (prodotto da AGR Associati) per l’apertura del Festival Internazionale della danza di Milano 1995/1996, iniziando una lunga tournèè nei maggiori teatri italiani, poi a Londra al Peacock Theatre nella stagione del Sadlers Wells, e in Sud America. Nel Luglio 2002 ha ricevuto il premio “Ischiagassman”.

Fra i suoi lavori più recenti: coreografie e co-regia del musical Tosca di Lucio Dalla, altre alla regia dell’ultimo concerto del cantante Josh Groban.

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